La romanizzazione Yale del mandarino è un sistema di trascrizione dei suoni del cinese standard, basato sul dialetto di Pechino del mandarino.[1] Fu ideato nel 1943 dal sinologo dell'università di Yale George Kennedy per un corso di insegnamento della lingua cinese ai soldati statunitensi, e fu reso popolare dal continuo sviluppo di quel corso a Yale.[2][3] Il sistema ha approssimato i suoni cinesi utilizzando le convenzioni ortografiche inglesi, al fine di accelerare l'acquisizione della pronuncia corretta da parte degli anglofoni.[4]
La romanizzazione Yale fu ampiamente utilizzata nei libri di testo occidentali fino alla fine degli anni '70. Infatti, durante il culmine della Guerra Fredda, l'uso del pinyin al di fuori della Cina anziché la romanizzazione Yale era considerato una dichiarazione politica o un'identificazione con il regime comunista cinese.[5] La situazione si è invertita una volta migliorate le relazioni tra la Cina e l'Occidente. La Cina comunista (RPC) divenne membro delle Nazioni Unite nel 1971 sostituendo la Cina nazionalista (ROC). Nel 1979, gran parte del mondo adottò il pinyin come romanizzazione standard per i nomi geografici cinesi. Nel 1982, il pinyin divenne uno standard ISO e da allora in poi l’interesse per la romanizzazione Yale diminuì rapidamente.